“Alla fine, a soli 58 anni, bastonato dalle privazioni, andò incontro a sorella morte”.
Era andato allo stabilimento Barilla a chiedere al Signor Riccardo, suo amico e grande benefattore, lavoro per un padre bisognoso. Morì chiedendo per i suoi poveri… Nelle tasche, la corona del rosario e tante, tante briciole di pane… Il più bel testamento che potesse lasciare un frate.
Era il 14 maggio 1924. Tutta Parma fu paralizzata dal lutto…
Le spoglie di Padre Lino furono esposte per quattro giorni alla venerazione dei fedeli, dapprima nella sagrestia, poi, per il grande afflusso di folla, nella chiesa dell’Annunziata. Tutte le fazioni della tribolata Parma degli anni Venti resero omaggio alla sua salma, che fu vegliata, oltre che dai Francescani suoi confratelli, da picchetti di Esploratori cattolici, di anarchici e di Camicie Nere, omaggio a una carità che era stata donata a tutti senza alcuna distinzione…