Nel 1990 un gruppo di parmigiani estimatori di Padre Lino, si riunì per dare vita ad un Comitato per l’erezione di un monumento al frate dei poveri da collocarsi nell’Oltretorrente. Del Comitato facevano parte i responsabili di alcune fra le più note ed accreditate associazioni culturali cittadine oltre ad intellettuali ed artisti parmigiani.
Il Comitato si riunì più volte presso il convento della SS. Annunziata incoraggiato dall’allora Superiore Padre Enrico Bianconi (1924-1992), mentre i rapporti con le istituzioni e la stampa erano tenuti da Lorenzo Sartorio che fungeva da segretario.
Grazie alle costanti attenzioni mostrate da Padre Bianconi, i lavori del Comitato proseguirono con tenacia, non senza incontrare quelle difficoltà di diversa natura che il progetto di collocare un monumento in pieno centro storico comportava.
Il progetto godeva anche del sostegno di Pietro Barilla, memore dell’amicizia che aveva legato il santo frate a suo padre, il quale fornì fin dall’inizio suggerimenti preziosi e disponibilità per la realizzazione.
Dopo un periodo di riflessione, il Comitato si sciolse per dar vita all'”Associazione Amici di Padre Lino“, fondata il 9 dicembre 1993.
Primo Presidente dell’Associazione fu il giornalista Tiziano Marcheselli (1944-2011) che, con il Vice Presidente Carlo Vender e tutto il Consiglio si rimise al lavoro per concretizzare il progetto del Comitato.
Dopo alcune iniziative di notevole spessore culturale ed artistico, quali un convegno tenutosi a Parma il 16 maggio 1994 alla presenza di insigni studiosi e storici su “Padre Lino e il suo tempo”, al quale fece seguito una pubblicazione curata dallo stesso Marcheselli e l’organizzazione di importanti e riusciti concerti (uno dei quali svoltosi nella Cattedrale di Parma dinanzi ad un numerosissimo pubblico) attuati grazie al prezioso e generoso lavoro svolto dal Vice Presidente Carlo Vender, il 15 febbraio 1998 il monumento a Padre Lino, opera della scultrice Jucci Ugolotti, veniva eretto in piazzale Inzani, nel cuore dell’Oltretorrente, ed inaugurato alla presenza delle più alte autorità cittadine e ad un numerosissimo pubblico di parmigiani di ogni età e ceto sociale.
Parallelamente veniva promosso, in collaborazione con l’AVIS cittadina, il “Premio Padre Lino”, la cui prima edizione si svolgeva all’Annunziata il 14 maggio 1998 e veniva presentato nel maggio dello stesso anno un documentario sulla vita del frate e sul momento storico nel quale egli svolse il suo apostolato a Parma.
Dal gennaio 1999 al novembre 2004 il presidente dell’Associazione Amici di Padre Lino è Albino Ivardi Ganapini. Sotto la sua guida viene lanciata una pubblica sottoscrizione per l’acquisto di una automedica per la Pubblica Assistenza cittadina, ufficialmente consegnata – e intitolata a Padre Lino – il 12 febbraio 2000 grazie alla generosità di tantissimi parmigiani, Enti e Associazioni cittadine. Il 22 aprile dello stesso anno viene attivato il sito www.padrelino.it ricco di informazioni sulla vita e le opere del grande francescano e di notizie sull’attività dell’Associazione e, nel 2004, avrebbe aperto anche la sezione in croato, per comunicare la figura di Padre Lino anche ai suoi connazionali.
Il 13 maggio 2000, alla presenza del Vescovo, Mons. Silvio Cesare Bonicelli (1932-2009), viene data pubblica lettura in Cattedrale del decreto di Venerabilità di Padre Lino Maupas, siglato da papa Giovanni Paolo II il 26 marzo dello stesso anno.
Ancora nel 2000 prende corpo il progetto di realizzazione di un “Percorso della Carità” che presenti, attraverso formelle artistiche, i fatti salienti della vita di Padre Lino da collocarsi nel grande chiostro seicentesco dell’Annunziata, che si concretizzerà al termine dei restauri, nella primavera del 2002.
Nel marzo del 2001 viene organizzata la diretta TV su RAI 1 della S. Messa dalla chiesa dell’Annunziata: occasione straordinaria per diffondere la conoscenza di Padre Lino oltre i confini cittadini.
Il 18 maggio del 2002, viene riaperto al pubblico il chiostro della SS. Annunziata, dopo un anno di restauri finanziati integralmente dalla Fondazione Cariparma.
Nel maggio del 2003 la Cappella del nuovo carcere di Via Burla viene arricchita da un dipinto, raffigurante Padre Lino, opera di Tiziano Marcheselli e nella nuova sede dell’Assistenza Pubblica viene collocata, nella nicchia di una maestà ormai vuota, la statua di Padre Lino.
Viene intanto predisposto il ricco programma per le solenni celebrazioni dell’80° della morte di Padre Lino: un pellegrinaggio a Spalato, alla casa natale del venerabile, il restauro della facciata della chiesa dell’Annunciata (grazie al sostegno della Fondazione Cariparma), presentato al pubblico l’8 maggio 2005 e del convento (con i fondi dell’8×1000), presentato il 9 settembre 2006, la pubblica commemorazione, tenuta dal Presidente della Camera, On. Pier Ferdinando Casini nella sala consigliare del Comune proprio il 14 maggio, una mostra documentaria nell’ex sala capitolare, l’acquisizione di alcune pregevoli opere pittoriche del Maestro Nando Negri (1922-2013), l’apertura di una pubblica sottoscrizione finalizzata all’acquisto di un pulmino per il servizio di strada ed il trasporto disabili per l’Assistenza Pubblica e l’arredo del dormitorio femminile comunale.
Il 20 novembre 2004 veniva eletto Presidente dell’Associazione Claudio Bigliardi. Sotto la sua guida giungevano a compimento le iniziative dell’Ottantesimo. Così il 28 maggio 2005, ad un anno dalla pubblica sottoscrizione, veniva consegnato all’Assistenza Pubblica un pulmino attrezzato per il Servizio di Strada, un’azione innovativa di assistenza ai senza casa presenti in città e per il trasporto dei disabili. Il 4 giugno, poi, anche grazie all’importante donazione Nadotti, veniva ufficialmente aperto il dormitorio femminile comunale “Cento lune” in Via Saffi, con il nuovo arredo offerto dall’Associazione. Nell’atrio, una immagine di Padre Lino accoglie a braccia aperte le ospiti della struttura.
Nel settembre 2005 viene presentata la nuova edizione dei “Fioretti di Padre Lino” di Enrico Bevilacqua curata da P. Berardo Rossi (1922-2013) e nel dicembre viene realizzato “Il presepe di Padre Lino” suggestiva costruzione architettonica, con la struttura dell’Annunziata al fondo e i personaggi dell’epoca di Padre Lino in terracotta.
Nel maggio 2006, particolare rilievo viene dato al Premio Padre Lino, in occasione del 60° anniversario dell’AVIS cittadina. L’attrice Claudia Koll è testimonial della marcia francescana che raccoglie numerosi parmigiani lungo il cammino dalle Carceri di San Francesco e la chiesa dell’Annunziata. Al Cimitero della Villetta viene restaurata, con la collaborazione di ADE, la tomba di Padre Lino.
Nel 1997 veniva eletto presidente dell’Associazione Pierluigi Caporali. Sotto la sua guida e con la preziosa e competente collaborazione di padre Berardo Rossi, Vice Postulatore della causa di beatificazione di padre Lino, nel maggio 1999 in occasione dell’85° anniversario della morte, veniva attuato l’impegnativo progetto di allestire in forma museale la sala capitolare dell’Annunziata, dedicandola ad illustrare la vita di padre Lino con foto, documenti, dipinti e pannelli didattici. Contestualmente viene organizzato un convegno storico sulla figura di padre Lino presso la Biblioteca dell’Annunziata.
L’anno successivo il progetto di allestimento viene completato con il restauro della cella del Frate dei poveri e degli oggetti in essa contenuti.
Nel 2012 veniva eletto presidente dell’Associazione Emore Valdessalici. Sotto la sua guida viene dato impulso con diverse iniziative al coinvolgimento delle scuole di Parma e vengono organizzate le manifestazioni per il novantesimo anniversario della morte di Padre Lino: viene restaurato dall’autrice Jucci Ugolotti, grazie al sostegno della Fondazione Monte Parma, il monumento di Piazzale Inzani, privato da vandali di alcune parti e restituito alla città nel maggio del 2014, organizzata una mostra di bozzetti del monumento nella Rocca di Sala Baganza; tenuta la commemorazione civica in Municipio; la “Gazzetta” dedica un inserto alla figura del “Frate dei poveri”. Nel 2015 viene riordinato l’archivio documentario e progettato un percorso tematico cittadino dei luoghi di padre Lino in vista del centenario.
L’attività dell’Associazione prosegue ancor oggi individuando forme di sostegno, secondo la via tracciata da Padre Lino, a chi opera a supporto dei poveri e degli emarginati.
Nel 2015 viene riordinato l’archivio documentario e progettato un percorso tematico cittadino dei luoghi di padre Lino in vista del centenario.
L’operazione troverà compimento nel 2016 con il concorso aperto agli studenti dell’Istituto d’Arte e nel gennaio del 2017 con la posa in opera delle formelle. Proseguono le tradizionali iniziative: il Concerto di Sant’Ilario, la commemorazione sulla tomba alla Villetta e la consegna del Premio AVIS-Padre Lino.
Nel 2017 una copia del busto di Padre Lino opera del 1985 dello scultore traversetolese Ercole Vighi viene portata dagli Amici di padre Lino alla Parrocchia di Spalato, mentre l’originale è esposto in forma permanente in una cappella della chiesa della SS. Annunziata.
Nel 2018 gli Amici di padre Lino consegnano il Premio AVIS-Padre Lino alla memoria del cardiochirurgo Giancarlo Rastelli. L’anno successivo il riconoscimento verrà assegnato all’economista Stefano Zamagni.
Proseguono le attività annuali (concerto di Sant’Ilario a favore della mensa, commemorazione alla Villetta, premio Avis-Padre Lino) nonostante la pandemia anche nel 2021 e nel 2022.
Si inizia, intanto a progettare il programma di iniziative per il centenario della morte di Padre Lino nel 2024, dando vita ad un Comitato d’Onore composto dal Prefetto di Parma, dal Sindaco, dal Vescovo, dal Guardiano dell’Annunziata, dal Rettore dell’Università, dal Direttore della “Gazzetta di Parma”, dalla Famiglia Barilla e dalle Fondazioni bancarie cittadine.
Nel gennaio del 2024 viene pubblicato il ricco calendario di eventi pensati per il centenario, che coinvolgono numerose realtà e istituzioni cittadine con mostre, convegni, pubblicazioni, concerti. Tutte le offerte raccolte sono destinate alla creazione, in un’ala del convento dell’Annunziata, di camere per l’accoglienza dei famigliari dei piccoli ricoverati presso l’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”.
L’attività dell’Associazione prosegue ancor oggi individuando forme di sostegno, secondo la via tracciata da Padre Lino, a chi opera a supporto dei poveri e degli emarginati.